Un lustro, in geopolitica, può rappresentare un’era geologica. Cinque anni fa l’autocrate del Niger, Mamadou Tandja, e la China National Petroleum siglarono un accordo apparentemente vantaggioso per entrambi. Pechino avrebbe costruito una raffineria in territorio nigerino, ad Agadem, e in cambio avrebbe ricevuto il permesso per esplorare i potenziali bacini al confine con il Ciad. Tandja, ça va sans dire, avrebbe ottenuto una commissione di 300 milioni di dollari.
Oggi l’autocrate non è più al potere, Continua a leggere