Firenze: c'è vita a Nord Ovest

Itinerari nella piana


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Il muro di acqua chiamato Adriatico

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Ogni anno alcune migliaia di migranti e richiedenti asilo affrontano un viaggio drammatico cercando di raggiungere l’Italia dalla Grecia nascosti nei traghetti che solcano l’Adriatico. In nove casi su dieci coloro che vengono scoperti durante il viaggio o allo sbarco sono respinti – “riammessi” è il termine formale – dalle autorità italiane verso la Grecia, un paese devastato dalla crisi economica e da una violenza xenofoba senza precedenti, dove il diritto d’asilo non viene di fatto garantito e dove migranti e rifugiati devono spesso affrontare condizioni di vita inumane e degradanti. Di questa “emergenza democratica” si occupa “Riammessi”, la nuova “scheggia” di Za che è stata proiettata in anteprima venerdì 14 novembre, durante la presentazione di “Porti insicuri”, rapporto sulle riammissioni dai porti italiani alla Grecia e sulle violazioni dei diritti fondamentali dei migranti, a cura di Medici per i Diritti Umani in collaborazione con Asgi. Si tratta di un breve video-reportage realizzato da Paolo Martino a Patrasso tra i migranti che hanno vissuto l’esperienza del respingimento e tra coloro che sono in attesa di imbarcarsi per l’Italia.

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Riammessi. Saddam, Hamza e Omar si lasciano alle spalle migliaia di chilometri. Le rotte che hanno percorso partono dalle macerie della guerra afghana, dal Corno d’Africa, dal Medio Oriente. Arrivati in Grecia, ormai a un passo dall’Europa che sognano, trascorrono mesi nelle retrovie del porto di Patrasso nel tentativo di imbarcarsi nelle grandi navi che solcano l’Adriatico. Continua a leggere


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Cina, verso l’abolizione dei lavori forzati e una revisione della politica del figlio unico

La politica del figlio unico sarebbe oggetto di revisione in Cina, come verrebbe abolito il controverso sistema dei lavori forzati. Il comitato centrale del partito comunista ha prodotto un documento, in cui si metterebbe nero su bianco la volontà di una riforma, che tenga maggiormente conto del rispetto dei diritti umani. Continua a leggere